
Il Pilates, tecnica di allungamento muscolare e di respirazione del diaframma, fa tanto bene al cavaliere per una postura corretta in sella al suo cavallo, ma l’allungamento muscolare produce benessere anche al cavallo. Si perché anche il cavallo può fare stretching, e lo fa quando gli chiediamo una flessione o una distensione in sella o alla corda.
Recentemente gli studi riconoscono un’efficacia benefica all’allungamento muscolare sia nella prevenzione delle malattie osteo-articolari, che nella prevenzione degli infortuni e anche nella terapia riabilitativa.
Queste tecniche, provenienti dall’oriente, sono sempre più utilizzate nello sport, specie per la ma e per la cura di molte patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. Infatti lo stretching se effettuato costantemente previene e riduce l’incidenza degli infortuni, perché il muscolo che si allunga, si contrae di più e sviluppa più potenza, mantenendosi meglio in forma e più competitivo nelle prestazioni sportive e della vita quotidiana, nel rispetto del benessere psico fisico del nostro cavallo.
Possiamo far fare stretching al nostro cavallo quando siamo in sella, il movimento di arrotondamento della zona lombare con abbassamento del corpo verso il basso, consente al cavallo di rafforzare la schiena per tenere meglio il peso del nostro corpo in sella, così anche il lavoro con le redini è strumento di stretching.
Ma l’allungamento muscolare al cavallo va fatto fare con attenzione in relazione anche all’età dei vari esemplari: infatti ai cavalli giovani e inesperti sono sufficienti dai 10 ai 15 secondi di stretching continuativi per poi allentare, mentre per cavalli maturi e allenati possiamo arrivare ad un tempo di 45/60’continuativi.
Ma il cavallo libero lo stretching lo fa anche da solo, come accade per i gatti.
Il cavallo utilizza l’incollatura dal massimo dell’elevazione all’allungamento verso il basso con naso in terra, questo è un movimento importante per la formazione atletica del cavallo.
Inoltre il cavallo fa stretching quando bruca l’erba nel pascolare, quando fa “self-grooming” o quando i puledrini balzano in avanti facendo un ottimo esercizio di stretching, in quanto allungano la schiena tirandola dalla nuca alla coda, arrotondando il dorso verso l’alto come un arco.
Ma anche rotolarsi significa fare stretching perché in questo modo l’animale allunga la colonna verticale e la muscolatura della schiena.
Rotolarsi … a terra… cosa ci vuol dire il nostro cavallo?

La rotolata del cavallo è un comportamento naturale, che normalmente esprime uno stato di benessere, così come il sonnecchiare tranquillo al sole, cercare l’erbetta nel prato per brucarla o fare il cosiddetto
” self-grooming”, cioè adottare una serie di comportamenti che comprendono le operazioni di pulizia del mantello, grattarsi, leccarsi, rotolarsi e scrollarsi. Quando il cavallo si comporta così sta bene, se invece non manifesta questi comportamenti o li esagera, allora comunica condizioni di malessere. Per esempio, se si mordono frequentemente il mantello o si leccano ripetutamente, come si è osservato nei cavalli chiusi sempre nei box, senza mai uscire, significa che non stanno bene, che sono troppo annoiati e infastiditi da giornate monotone. Al contrario il cavallo deve avere lo spazio sufficiente per rotolarsi, all’aperto certo è l’ideale. Per lui rotolarsi in terra significa benessere perché si gratta dove non arriva quando sta in piedi, si gratta tutta la schiena, il garrese; inoltre rotolarsi nella sabbia, nel fango, nella polvere e anche nella neve crea uno strato protettivo sul corpo, eliminando i peli superflui, specie nei periodi di muta del pelo.
Specie in inverno, la rotolata consente loro di creare sul mantello uno strato protettivo che li protegge dal freddo perfino nella neve fresca, infatti i peli assorbono umidità e quando si asciugano creano come un cuscinetto che li isola dal freddo.
LE FASI DELLA ROTOLATURA CORRETTA
- il cavallo annusa il terreno e inspira profondamente aria con il naso
2. avvicina gli zoccoli anteriori a quelli posteriori, con uno zoccolo raspa il terreno per scegliere il posto più confortevole per sdraiarsi sia sulla sabbia, che nel fango, che nel truciolato se rinnovato, perfino nella neve fresca
3. Si avvicina al terreno appoggiandosi sulle zampe anteriori e piegando il corpo, si appoggia sullo stinco e si fa scivolare sulla coscia fino a stendersi sul suo fianco preferito
4. Una volta a terra si gratta il costato, il collo, emettendo spesso dei suoni che sembrano borbottii di piacere. Alcuni bilanciandosi sul collo riescono a girarsi sull’altro fianco e iniziano a ripetere le stesse operazioni anche dall’altro lato; altri invece dopo aver lavorato su un fianco preferiscono alzarsi e ripetere l’operazione di riabbassarsi per raggiungere il fianco non trattato precedentemente.
5. Da terra, per alzarsi tornano sul fianco preferito, in una sorta di stretching per alcuni secondi, poi si danno una forte spinta con gli arti posteriori e si alzano bilanciandosi con il collo
6. In piedi il cavallo si scrolla, la scrollatura può essere vigorosa e coinvolgere tutto il corpo dalla testa alle spalle al mantello, altre volte può essere meno importante e riguardare solo testa e collo. Se viene a mancare, forse è perché il cavallo è stato disturbato da rumori e da elementi esterni.
Voler bene al nostro cavallo implica osservarlo in queste fasi, perché se non vengono eseguite in questo modo significa che l’animale ha qualche malessere che gli impedisce la fluidità dei movimenti e allora potremo intervenire in maniera adeguata aiutandolo.
Certo è che dobbiamo garantirgli lo spazio giusto per consentirgli la “rotolata”, box adeguati con lettiere pulite e comode o spazi all’aperto, dove poter pascolare senza la “coperta”, che noi uomini spesso adoperiamo dopo gli allenamenti per proteggerlo dagli sbalzi termici, per consentirgli tutti quei movimenti che la Natura gli permette per garantirgli benessere.
Questo significa ancora una volta amarlo e rispettarlo. Non dobbiamo infatti dimenticare che gli uomini e gli animali sono entrambi elementi di una unica Natura da preservare perché ciò garantisce a tutti noi di vivere in armonia con essa e di vivere più a lungo. La Terra con il suo verde, con i suoi animali ci ospita e noi non possiamo piegarla alle nostre esigenze, sfruttandola senza limiti, al contrario dobbiamo proteggerla e ringraziarla per ciò che ci ha da sempre dato e che tutt’ora continua ad offrirci.
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